EQUIVOCO TRANS-MISTRESS - 1° tempo - Ferrara Trasgressiva

EQUIVOCO TRANS-MISTRESS - 1° tempo - Ferrara Trasgressiva

EQUIVOCO mistress - 1° tempo

Avevo organizzato la serata in modo perfetto. Mia moglie era al mare con sua sorella e l'avrei raggiunta solo tre giorni dopo. Nostro figlio viveva in città con la sua compagna, perciò io ero solo soletto, uccel di bosco. Tramite la solita agenzia, avevo prenotato un appuntamento con Janine, una trans coi fiocchi, ore 21.00, a casa mia, aria condizionata e frigo pieno di ogni prelibatezza. Non era la prima volta che facevo delle piccole trasgressioni trans, ma io e Janine non ci eravamo mai incontrati.
E' arrivata puntuale, bella, anzi bellissima. Due calici di prosecco fresco, qualche chiacchiera e via! Sembrava andare tutto per il meglio e la mia mano sgattaiolava felice sotto la minigonna per scoprire il suo intimo segreto. Ma, da qui in poi, è stata tutta un'altra musica. Io ormai avevo addosso solo i calzini e i boxer, Janina mi ha osservato e si è trasformata. Si è tolta la mini e ha tirato fuori il suo pene e i suoi testicoli piallati che finora erano rimasti nascosti nell'inguine grazie a speciali mutandine elasticizzate. Con voce autoritaria, ha ordinato:
- Dài... succhiamelo!
- Guarda che hai sbagliato persona, sei tu che devi succhiarmelo...
- Ma io sono la tua padrona sono la mistress... ubbidisci!
E mi ha mollato uno schiaffo in faccia. Allora le ho bloccato le braccia con una mano sola e, con l'altra, le ho sganciato un ceffone che le ha girato la testa!
- Senti bella, sarai anche una mistress, ma sei tu che mi stressi. Fa' il tuo lavoro o ti scarico nel water e tiro lo sciacquone, mi sono spiegato?
- Buzzurro italiano di merda! Il mio annuncio diceva "mistress" non "trans"! Vuol dire "padrona", imbecille e bastardo...
- Ok, allora vuol dire che stasera il "padrone" sono io. Faccio il camionista e non parlo l'inglese, però, con le spese per il tuo compenso e quelle per l'hotel, tu non te ne vai di qua senza farmi un pompino e senza farti inculare. Io non sono il tipo che fa male a una femmina. Se vuoi puoi andartene, ma prima mi restituisci il compenso e la metà del costo dell'hotel.
C'ha pensato un po'. Tutto sommato, lei era 1 metro e 70 per 60 chili, io 1 metro e 90 per 100 chili, ma soprattutto le scocciava rinunciare ai soldi. Non era il caso di litigare.
Sembrava si fosse calmata, ha sputato per terra davanti a me e si è accovacciata per fare un pompino. Ero preoccupato, e se mi mordeva l'uccello?
- Aspetta, cosa c'è nella tua valigetta?
- Cazzi miei... "padrone"...
L'ho aperta e ho trovato una serie di accessori, fruste, manette, guinzagli, ecc. Ho preso un guinzaglio a nodo scorsoio e gliel'ho infilato sul collo.
- Ti piacciono i giochini sado-maso? Bene, piacciono anche a me. Se ti azzardi a mordermi o a farmi male in qualsiasi modo, ti strozzo come una gallina... hai capito?
Naturalmente non l'avrei mai fatto, ma questa inversione di ruoli cominciava a stuzzicarla. Una volta tanto, il padrone era un altro e lei era "la schiava".

CONTINUA

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